Utilizzo di dispositivi mobili in caso di pandemia, uno studio

Monitorare i pazienti Covid-19 e prevedere l’escalation dei sintomi con un intervento precoce grazie a un dispositivo indossabile che raccoglie dati e li trasmette ai sanitari è una possibilità concreta.

Lo ha stabilito uno studio, “Can mHealth Technology Help Mitigate the Effects of the COVID 19 Pandemic?”, condotto da un team internazionale di 60 scienziati coordinato dal Motion Analysis Laboratory dello Spaulding Rehabilitation Hospital di Boston e pubblicato sull’IEEE Open Journal of Engineering in Medicine and Biology.

Scopo dello studio è stato di analizzare le tecnologie di mobile Health, cioè l’utilizzo di dispositivi mobili per la medicina, ed esplorare la loro applicazione per monitorare e mitigare gli effetti della pandemia da Covid-19.

Il gruppo di lavoro ha identificato le tecnologie che potrebbero essere utilizzate in risposta alla diffusione del contagio da Covid-19 e che sarebbero probabilmente adatte a future pandemie.

Il professor Paolo Bonato, già studente magistrale e di Dottorato del Politecnico di Torino, ora Direttore dello Spaulding Motion Analysis Lab a Boston e docente presso la Harvard Medical School, è stato il coordinatore dello studio.

Ha partecipato allo studio, unico istituto italiano a farlo, il Politecnico di Torino, con il lavoro del professor Danilo Demarchi del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni.

Il contributo del professor Demarchi e di alcuni giovani ex studenti del Politecnico, Stefano Sapienza e Benito Pugliese, ora ricercatori presso la Harvard Medical School nel gruppo di Bonato, è stato principalmente nella sezione dello studio “Remote Monitoring of Patients with COVID-19 and Frontline Healthcare Workers Using Mobile Health Technologies”.

Con l’utilizzo delle tecnologie di Mobile Health, spiega Demarchi in una nota del Politecnico di Torino, “si aprono scenari per quella che viene chiamata Home Care, cioè la possibilità di trasferire il monitoraggio e le terapie direttamente a casa dei pazienti, i quali potranno essere seguiti con continuità e nella loro quotidianità. Un intelligente utilizzo di queste soluzioni permetterà di evitare i trasferimenti presso le strutture ospedaliere, riducendo così drasticamente i costi sanitari. Sarà inoltre possibile ridurre la congestione degli ospedali, verificatasi purtroppo durante la pandemia, ottimizzando così le risorse e diminuendo i contatti, sempre particolarmente critici durante le situazioni pandemiche.

Ruolo delle sulfoniluree nella terapia del diabete tipo 2
Esiste un possibile ruolo della vitamina D contro il Covid-19?

Flash news simili

Editoriali

L’esperto risponde