Per sfruttare le nuove potenzialità in ambito medico della prossima generazione di smartwatch, non servirà necessariamente doverne comprare uno nuovo.
Grazie a un gruppo di ricercatori della UCLA, sarà sufficiente applicare una pellicola smart adesiva sotto la cassa di quelli attuali.
A oggi, in uno smartwatch consumer è praticamente scontata la capacità di rilevare indicatori come numero di passi, frequenza cardiaca o analisi del sonno. Inoltre, sono sempre più frequenti la registrazione delle attività sportive e l’analisi del sonno.
In pochi al momento riescono a spingersi oltre. Considerando come questo comporti un salto di qualità nell’affidabilità a livello medico, emergono tutti i limiti degli attuali dispositivi consumer.
Fatta accezione per la funzione ECG, appannaggio di Apple e localmente di Samsung, le certificazioni mediche sono ancora lontane. Anche la funzione più abbordabile, la saturazione dell’ossigeno, con tantissimi nuovi modelli ormai dotati del relativo sensore, resta tuttora in attesa. Discorso simile per la pressione del sangue, relegata a pochi modelli specializzati.
Il sudore, miniera di informazioni
Da qui l’idea della UCLA di provare un’altra strada. L’idea è affrontare l’analisi dei parametri corporei dal punto di vista della chimica. Analizzare cioè il sudore per ricavare da questo i marcatori riconducibili a diversi indicatori di salute.
Per esempio, analizzando glucosio e lattato, si può ricostruire la situazione del metabolismo. Da un’analisi prolungata nel tempo inoltre, si può avere un quadro clinico più completo e affidabile, in quanto costruito durante i diversi momenti di una giornata.
Tutto questo, grazie a una pellicola adesiva monouso in grado di rilevare elementi come i metaboliti e alcuni nutrienti presenti nel sudore corporeo, anche in quantità ridotte. A partire da questo, è stato poi realizzato anche un prototipo di smartwatch personalizzata, con la relativa app necessaria a registrare ed elaborare i dati.
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