Secondo una recente ricerca, una prescrizione basata esclusivamente sui livelli di proteine presenti rischia necessariamente di non essere adeguata.
Con l’obiettivo di promuovere il trattamento personalizzato del cancro, gli scienziati hanno dimostrato che i biomarcatori non sono sufficienti per stabilire quali pazienti potrebbero rispondere meglio all’immunoterapia.
Secondo uno studio del Center for Therapeutic Innovation (CTI-Bath) dell’Università di Bath, i medici devono cercare di comprendere come le cellule immunitarie e i tumori interagiscono nel paziente, e non unicamente fare affidamento sui livelli di proteine associate, presenti quando prescrivono il trattamento.
Il team di ricercatori ha pubblicato lo studio sulla rivista Cancers.