I ricercatori della Johns Hopkins University, dopo aver scoperto che le cellule tumorali del seno possono alterare la funzione delle cellule natural killer per promuovere le metastasi, hanno testato una nuova strategia con anticorpi anti-Tigit e anti-Klrg1 e inibitori delle Dna metiltransferasi (con buoni risultati)
Risvegliare le cellule natural killer (Nk) contro le metastasi del tumore al seno. È quello che ha provato a fare un team di ricerca della Johns Hopkins University di Baltimora, negli Usa, dopo aver scoperto che le cellule tumorali del seno possono alterare la funzione delle cellule Nk in modo da promuovere le metastasi. Le cellule Nk sono infatti una componente chiave del sistema immunitario che generalmente ha il compito di impedire la migrazione delle cellule tumorali e di formare metastasi a distanza. Fino a questi primi dati non era ben chiaro come le cellule tumorali riuscissero a sviare a questo controllo e migrare.
Ingannare le cellule Nk
In un recente lavoro pubblicato su Journal of Cell Biology, il team ha mostrato per prima cosa come le cellule tumorali riescono a “educare” le cellule Nk, facendosi addirittura aiutare a migrare e riuscendo con il tempo a eludere il loro controllo. E poi, come gli inibitori di piccole molecole di Dna metiltransferasi (Dnmt) in combinazione con anticorpi diretti contro le proteine TIGIT o KLRG1 potrebbero impedire questo processo e ridurre la diffusione del tumore al seno negli organi distanti.
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