Mentre cresce l’entusiasmo per il nuovo anticorpo sperimentale che sembra rallentare il declino cognitivo in alcuni pazienti affetti da Alzheimer, un terzo decesso correlato all’impiego del farmaco durante i test clinici potrebbe incrementare le preoccupazioni circa l’effettiva sicurezza.
Come riferito dalla rivista Science, una donna della Florida di 79 anni che ha partecipato alla fase di sperimentazione è morta a metà settembre dopo aver un esteso gonfiore ed emorragia cerebrale, oltre a convulsioni. Numerosi neuroscienziati che hanno esaminato i documenti su richiesta di Science ritengono che la sua morte sia stata probabilmente causata dall’anticorpo, lecanemab.
“Il gonfiore del cervello e le microemorragie… potrebbero essere un grave effetto collaterale del farmaco in studio” e dovrebbero essere approfonditi , afferma Ellis van Etten, neuroscienziato e neurologo dell’Università di Leida.