Il trattamento dell’osteoporosi si basa su due approcci principali: gli anti-riassorbitivi, che inibiscono le cellule che degradano l’osso, e i farmaci anabolici, che stimolano la formazione di nuovo osso. Il romosozumab rientra nella seconda categoria.
Il romosozumab è un anticorpo monoclonale che agisce legando la sclerostina, una proteina che regola l’attività delle cellule responsabili della formazione e della degradazione dell’osso. Questo farmaco, somministrato mensilmente per via sottocutanea, aumenta la formazione ossea e riduce la sua degradazione. Questo contribuisce a migliorare la struttura e la resistenza delle ossa, riducendo il rischio di fratture.
Il romosozumab viene somministrato per un anno, poiché gli studi clinici hanno dimostrato che la sua massima efficacia si manifesta in questo periodo. Dopo l’anno di trattamento, si può passare a una terapia di mantenimento con altri farmaci per l’osteoporosi.