Il mondo della scienza ha raggiunto un nuovo traguardo sorprendente mentre i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e del Politecnico di Torino annunciano l’emozionante successo nell’emulare la memoria umana attraverso nanodispositivi.
L’articolo, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications, rivela come la memoria umana da breve a lungo termine possa essere replicata con successo in substrati artificiali.
Utilizzando connettomi di nanofili memresistivi, reti nanometriche simili alle sinapsi biologiche, i ricercatori sono riusciti a dimostrare la dinamica che permette alle variazioni locali nella rete di causare modifiche permanenti, analoghe alla memoria a lungo termine nel cervello. Questo risultato è stato possibile grazie all’utilizzo della tomografia di resistenza elettrica, una tecnica di mappatura quantitativa delle proprietà elettriche della rete.