Voicewise, spin-off dell’Università di Roma Tor Vergata, ha avviato con Huawei il progetto pilota di ricerca dei biomarcatori della voce per l’infezione da Covid-19 tramite l’intelligenza artificiale.
Lo studio clinico, infatti, nasce per verificare la possibilità di identificare l’infezione Covid-19 attraverso l’analisi di campioni di voce mediante algoritmi di intelligenza artificiale sviluppati da Voicewise.
L’analisi tende anche a misurare il livello di gravità dell’infezione oltre che di monitorarne il decorso, anche nella fase di guarigione successiva alla dimissione dall’ospedale o nei pazienti in isolamento domiciliare.
La sperimentazione clinica per diagnosticare e monitorare l’infezione è stata attivata presso l’Ospedale dei Castelli di Roma, il Parco Tecnologico Technoscience di Latina e il Policlinico Fondazione San Matteo di Pavia.
Huawei Italia per sostenere il progetto ha fornito i dispositivi mobili necessari per la sperimentazione. Smartphone e tablet sono gli strumenti che permettono alla web app sviluppata da Voicewise di registrare e acquisire le voci dei pazienti nei reparti Covid eliminando ogni rischio di contatto con il paziente.
Per la sperimentazione sono stati appositamente utilizzati la maggior parte dei dispositivi smartphone e tablet di ultima generazione con caratteristiche e prestazioni diverse (Huawei Mate30 Pro, P30 Pro, Nova 5T, P Smart, Y6s, Mediapad M5 lite).
La ricerca, riporta una nota di Huawei Italia, ha dato favorevoli risultati, che aprono scenari applicativi e di servizio a partire dall’attuale gestione delle fasi successive a quella di emergenza, con attività di monitoraggio e prevenzione su ampia scala da svolgere in luoghi pubblici come uffici, scuole, strutture sanitarie e ai varchi di accesso a mezzi di trasporto (aerei, treni, navi, autobus).
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