Il diabete di tipo 2, una volta noto come il “diabete dell’anziano” a causa della sua prevalenza tra coloro sopra i 65 anni, sta cambiando il suo profilo, afferma Riccardo Candido, presidente dell’Associazione medici diabetologi (Amd). Oggi, questa forma di diabete, la più diffusa, non è più limitata alle fasce più anziane, ma inizia a manifestarsi con maggiore frequenza già a 35-45 anni.
Candido evidenzia un trend preoccupante: l’età d’esordio del diabete di tipo 2 si sta abbassando, con casi che emergono anche in età adolescenziale, sebbene in misura meno comune.
La causa principale di questo aumento, spiega il presidente, è legata all’aumento di sovrappeso e obesità, risultati degli stili di vita scorretti, della sedentarietà e di una dieta ricca di zuccheri semplici e grassi saturi, che provocano resistenza all’insulina.