L’Italia è al vertice della prevenzione del diabete di tipo 1, diventando il primo Paese al mondo a implementare uno screening specifico. Questa iniziativa si tradurrà in benefici significativi, prevenendo la chetoacidosi, una complicanza acuta grave associata all’esordio della malattia diabetica.
Secondo i dati attuali, il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 si verifica tardivamente, aumentando il rischio di gravi complicanze, tra cui la chetoacidosi. Valentino Cherubini, presidente SIEDP, sottolinea l’urgenza di decreti attuativi per identificare i bambini a rischio, affermando che diagnosi e cure precoci possono equiparare l’aspettativa di vita di adulti a quella della popolazione generale.
Cherubini avverte che l’insorgenza precoce del diabete di tipo 1 nei bambini sotto i 10 anni può portare a una perdita di 16 anni di aspettativa di vita. Tuttavia, diagnosticato tempestivamente e gestito adeguatamente, l’aspettativa di vita può equipararsi a quella senza diabete.