Il confronto riparte da 15 schede tematiche inviate dal ministero alle Regioni. Via la clausola di salvaguardia finanziaria
Riparte il confronto tra ministero della Salute e Regioni sul nuovo Patto per la Salute. Subito un paio di conferme: ci sarà l’aumento da 3,5 miliardi del Fondo sanitario nazionale (Fsn) nel biennio 2020-2021 e anche l’abolizione del superticket sulle prestazioni. Salta, invece, la clausola di salvaguardia finanziaria e viene introdotta maggiore flessibilità per i tetti di spesa per il personale. È quanto emerge, riporta l’Ansa, da 15 schede inviate dal dicastero di Lungotevere Ripa alle Regioni come base del nuovo Patto.
Le questioni sul tavolo
Sul fronte della governance farmaceutica e dei dispositivi medici, l’intenzione è quello di proseguire sulla strada dei due documenti elaborati sotto la guida dell’ex ministro, Giulia Grillo. “Previsto anche un capitolo dedicato alla ricerca e alla prevenzione, cosi come una parte sulla formazione dei medici specialisti, “valorizzandone il ruolo all’interno delle strutture sanitarie regionali pubbliche facenti parte della rete formativa, con progressiva autonomia e responsabilità coerenti con il grado di conoscenze e competenze acquisito”.
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