Sanatoria Informatori diplomati: vale quella del 1992 o quella del 2006?

Non esiste un Albo o un ordine per gli Informatori Scientifici, eppure si tratta di una delle professioni più regolamentate. A livello UE, esistono delle normative europee, così come leggi emanate dallo stato italiano unitamente alle Linee Guida della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Regolamenti Regionali.

Inizialmente, in risposta alle esigenze delle aziende farmaceutiche legate alla diffusione dei loro prodotti, nacque la figura del propagandista. Tuttavia, non tardarono ad emergere i potenziali conflitti etici. Tra i primi ad esprimersi riguardo al tema fu George Merck, che nel 1950 sottolineò l’importanza di ricordare sempre che la medicina è per le persone e non per i profitti, i quali sono unicamente una conseguenza.

Come sottolinea anche una sentenza della Cassazione, “Il consumo dei farmaci non è regolato dal criterio del piacere, ma da quello dell’utilità, mediata dalla classe medica, sicché i medici sono destinatari di una specifica forma di pubblicità che mira non già a reclamizzare astrattamente il prodotto decantandone le virtù o la piacevolezza visiva della confezione, ma ad informarli della natura e delle utilità farmaceutiche del prodotto, in quali ipotesi risulti indicato, in quali no ed in quali sia addirittura nocivo (v. Cass. n. 25053 del 2006; v. anche v. Cass. n. 8844 del 2014; Cass. n. 2349 del 2013; Cass. n. 5494 del 2013)”.

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