Il tema legato al ruolo dell’informazione scientifica e il rapporto con le nuove tecnologie è assolutamente attuale. È necessario, tuttavia, comprendere come l’introduzione di nuove modalità di lavoro possa valorizzare le attività degli Informatori e non snaturarne la funzione.
A tal proposito, sono arrivate alcune segnalazioni relative all’approccio di una business manager che ha presentato le attività di Informazione scientifica in modo radicalmente differente rispetto al passato: stop agli “infiniti” pellegrinaggi” in auto alla ricerca del medico a cui proporre farmaci e largo invece all’attività telefonica, evitando spese improduttive.
La manager parla infatti di un “comodo servizio telefonico che consente di prendere appuntamento e fissare un giorno e un’ora in cui descrivere le caratteristiche dei farmaci proposti e procedere con la fornitura richiesta”.
Si fa riferimento a figure altamente formate, in possesso di laurea ad indirizzo scientifico per svolgere l’attività di Informatore Scientifico da Remoto. Il compenso previsto, tuttavia, è al di sotto delle 1.000 euro mensili; pertanto, appare implicito che il contratto offerto non sia quello del CCNL chimico farmaceutico.