Biotecnologie in Italia: settore strategico con crescita da 13 miliardi

Il settore delle biotecnologie in Italia continua a dimostrarsi resiliente, dinamico e strategico per lo sviluppo del Paese. Secondo l’aggiornamento del report ENEA-AssobiotecLe imprese di biotecnologie in Italia“, presentato in un evento online, si stima che nel 2022 ci siano più di 800 imprese, con oltre 13 miliardi di fatturato e circa 13.700 addetti.

La salute umana rappresenta il 74% del totale del fatturato, ma sono soprattutto le applicazioni per la bioeconomia (industria, agricoltura e ambiente) a registrare una crescita notevole con tassi superiori al 30% nel biennio 2021-2022. Queste applicazioni costituiscono ora oltre un quarto del fatturato biotech italiano.

Il settore delle biotecnologie ha affrontato alcuni cambiamenti negli anni, con un lieve calo delle imprese attive nel 2020, principalmente a causa dell’impatto della pandemia sulle piccole e medie imprese. Tuttavia, nel 2021 si è registrato un aumento e si prevede che nel 2022 il numero di imprese continuerà a crescere.

Le realtà biotech sono ancora in gran parte concentrate nel settore della salute umana, ma dal 2014 si è osservato un aumento delle imprese che sviluppano applicazioni biotecnologiche nell’industria, nell’ambiente, nell’agricoltura e nella zootecnia.

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