(Regioni.it 3654 – 16/07/2019) “La presenza farmaceutica è fortemente concentrata in cinque Regioni (Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna Veneto) che da sole determinano quasi il 90% dell’occupazione totale” E’ questo il dato di sintesi che emerge dalla lettura del paragrafo “presenza regionale dell’industria farmaceutica”, contenuto nel volume “Indicatori farmaceutici” diffuso in occasione dell’ultima Assemblea di Farmindustria del 4 luglio (vedi Regioni.it n.3646). In realtà però – anche se più circoscritta in specifiche province o aree – “l’industria farmaceutica – si legge sempre nel volume- ha una presenza rilevante anche in altre Regioni sia nel Nord, sia nel Centro Sud.
Molto importate l’incidenza che questo comparto ha nel mercato del lavoro: “Nel 2018 la somma dell’occupazione diretta e dell’indotto a monte raggiunge le 146 mila unità, con un’occupazione nei settori fornitori che è più elevata, di tutte le Regioni, in Lombardia (22 mila circa). La seconda Regione per indotto è il Veneto, con circa 9 mila addetti, seguono Emilia-Romagna (8.482), Piemonte (7.648), Lazio (7.363) e Toscana con circa 5.400 addetti.
“Il Lazio e la prima Regione sia per incidenza sul totale dell’export manifatturiero (42%del totale) sia per valore dell’export (9.1 miliardi, 35% del totale), seguito dalla Lombardia con 6,9 miliardi (27% del totale)”.
Per quanto riguarda invece il valore degli investimenti in Ricerca e Sviluppo è la Lombardia la prima Regione in Italia, seguita da Emilia-Romagna, Lazio, Toscana e Veneto. Le stesse Regioni sono le prime cinque in Italia per numero di addetti alla Ricerca e Sviluppo.
Documento integrale “”Indicatori farmaceutici. Luglio 2019″ di Farmindustria”
Tabelle tratte da “Indicatori farmaceutici. Luglio 2019” di Farmindustria

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