Nei giorni scorsi, Teva ha rivelato l’intenzione di finalizzare l’accordo nazionale per gli oppioidi da 4,35 miliardi di dollari entro la fine dell’anno, iniziando a pagare nel 2023. Tuttavia, a guidare l’azienda potrebbe esserci un nuovo CEO. Kåre Schultz, infatti, ha comunicato che non procederà con il rinnovo del suo contratto di CEO a novembre 2023.
Durante una conferenza a Tel Aviv, Schultz ha esaminato gli obiettivi dell’azienda per il 2027 e i progressi rilevati dal 2017, quando ha assunto il ruolo di CEO. Tra i traguardi si annovera “l’ottimizzazione del business” che include la chiusura dei siti di produzione per ridurre le spese.
Finora, la società ha chiuso 27 dei suoi 80 siti di produzione, un numero a cui se ne andranno ad aggiungere altri 10, così come ha affermato Schultz al quotidiano economico israeliano Globes. Attualmente, i siti di produzione attivi rimangono 53.