Antitrust Ue mette nel mirino Teva su farmaco contro sclerosi multipla

Secondo il parere preliminare della Commissione europea, Teva avrebbe violato le norme antitrust previste all’interno dell’UE. Sotto accusa il farmaco Copaxone, per il quale l’azienda avrebbe adottato una condotta volta a ritardare la concorrenza.

In particolare, Teva avrebbe esteso “artificialmente la protezione brevettuale di Copaxone” e diffuso “sistematicamente informazioni fuorvianti su un prodotto concorrente al fine di ostacolarne l’ingresso sul mercato e la sua diffusione”, si legge in una nota.

Ad oggi non esiste una cura per la sclerosi multipla; dunque, tutti i farmaci considerati innovativi immessi sul mercato costituiscono una grande opportunità per i pazienti, per la loro qualità della vita e per il progresso scientifico.

La preoccupazione, come sottolinea la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, è che Teva abbia utilizzato in maniera impropria il sistema dei brevetti a scapito dei pazienti e dei sistemi sanitari pubblici.

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