Novartis, utili e fatturato in calo in ultimo trimestre e intero 2022

Utili e fatturato in calo per la svizzera Novartis, sia nel quarto trimestre sia nell’intero 2022. A pesare sensibilmente sui conti dell’anno scorso sono stati anche gli effetti valutari, secondo i dati comunicati oggi dal gruppo farmaceutico basilese.

Nel 2023 la dirigenza punta a una crescita a singola cifra medio-bassa per le vendite, mentre l’utile operativo core dovrebbe salire di un valore vicino al 5%. Le previsioni del fatturato Innovative Medicines sono di una crescita a singola cifra medio-bassa, mentre quelle relative all’utile operativo core sono di una crescita a singola cifra medio-alta.

Negli ultimi 3 mesi del 2022 le vendite si sono attestate a 12,7 miliardi di dollari, in flessione del 4% (+3% a tassi di cambio costanti) rispetto allo stesso periodo del 2021. Tuttavia, la redditività ha seguito una curva inversa e gli azionisti possono aspettarsi un dividendo 2022 di 3,20 franchi, in aumento rispetto ai 3,10 franchi del 2021.

Nel quarto trimestre l’utile operativo è sceso del 24% a 1,9 miliardi di dollari (-14% a cambi costanti), mentre il risultato netto si è attestato a 1,5 miliardi, -91% rispetto ai 16,3 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente, quando la vendita della partecipazione in Roche aveva portato a un aumento degli utili. L’utile netto di base (escluse voci eccezionali) è invece salito del 4% a 3,3 miliardi (+14% a cambi costanti).

Il fatturato annuo è sceso del 2% a 50,5 miliardi di dollari, mentre a tassi di cambio costanti le vendite hanno segnato un +4%, in linea con le previsioni del management. L’utile netto annuo è diminuito a quasi 7 miliardi dai 24 miliardi del 2021 (-71%), mentre l’utile netto core si attesta a 13,4 miliardi (-5%, +3% a cambi costanti). L’utile operativo è sceso a 9,2 miliardi (-21%, -13% a cambi costanti).

Novartis è sulla buona strada per diventare un’azienda focalizzata esclusivamente sui farmaci innovativi, in una posizione unica per trarre vantaggio dalla sua presenza globale e dalle sue piattaforme di ricerca e sviluppo – afferma il Ceo Vas NarasimhanCi aspettiamo di continuare a migliorare i nostri risultati finanziari e a rafforzare i fondamentali Esg“, ossia i principi ambientali, sociali e di buon governo d’impresa. “Ci sforziamo di diventare l’azienda farmaceutica più affidabile e apprezzata al mondo“.

Nel 2022 Narasimhan ha guadagnato nettamente meno rispetto al 2021: il suo compenso è ammontato a 8,5 milioni di franchi svizzeri, in calo rispetto agli 11,2 milioni dell’anno precedente. Mentre lo stipendio base del 46enne è rimasto stabile a 1,8 milioni, i versamenti effettuati dall’azienda nell’ambito dei piani di remunerazione variabile a lungo termine sono risultati sensibilmente ridotti, emerge dai dati pubblicati oggi a margine dei risultati finanziari.

L’intera direzione ha ricevuto 49,4 milioni di franchi, a fronte dei 56,6 milioni del 2021. La retribuzione del presidente del consiglio di amministrazione, Jörg Reinhardt, è rimasta invariata a 3,8 milioni di franchi. L’insieme dei membri dell’organo di sorveglianza ha ricevuto 8,5 milioni di franchi (8,6 milioni nell’esercizio precedente).

Università di Pisa eccellenza europea nella lotta al cancro
Brand, aziende e mercati top performer in farmacia a Dicembre

Flash news simili

Editoriali

L’esperto risponde