Alexion Pharmaceuticals ha siglato un accordo definitivo di acquisizione di Achillion Pharmaceuticals per la cifra di $930 milioni in contanti, o di $6,30 per azione ordinaria, una società biotech con sede in Pennsylvania che sviluppa farmaci per alcune malattie target di Alexion.
Achillion ha sfruttato le sue capacità di scoperta interna e una nuova piattaforma relativa al complemento per sviluppare piccole molecole inibitorie del fattore D, una serina proteasi coinvolta nella via alternativa del complemento, uno degli elementi del sistema immunitario dell’organismo, che possono potenzialmente essere utilizzate nel trattamento di malattie immuno-correlate.
Il candidato in fase più avanzata di sviluppo clinico è danicopam (ACH-4471), per il trattamento di due malattie rare, l’emoglobinuria parossistica notturna (PNH, paroxysmal nocturnal hemoglobinuria), un raro disordine genetico caratterizzato da episodi di emolisi intravascolare ed emoglobinuria associato ad elevato rischio trombotico, e la glomerulopatia C3 (C3G), una rara malattia renale.
L’accordo darebbe inoltre ad Alexion l’accesso a un inibitore del fattore D di seconda generazione (ACH-5228) che è in sperimentazione clinica di fase I per la PNH e altre malattie in cui è coinvolta la via alternativa del complemento.
«Abbiamo dimostrato l’impatto trasformativo che l’inibizione della C5 può avere su diverse malattie rare e devastanti. Riteniamo che questo sia solo l’inizio di quanto si può ottenere con l’inibizione del complemento», ha affermato Ludwig Hantson, Ceo di Alexion. «Mirare a una parte diversa del sistema del complemento – la via alternativa – inibendo la produzione del Fattore D, risolve l’attivazione incontrollata del complemento più a monte e soprattutto lascia intatto il resto del sistema, che è fondamentale per mantenere le capacità del corpo di combattere le infezioni. Crediamo che questo approccio possa aiutare i pazienti che soffrono di malattie che al momento non sono affrontate attraverso l’inibizione della C5».
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