Licenziamenti Pfizer Catania: sindacati non si arrendono

Il ministero dello Sviluppo economico, le segretarie nazionali dei sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil chiedono urgentemente un tavolo di confronto con Pfizer a causa dei licenziamenti annunciati per lo stabilimento di Catania. La causa è infatti la procedura di licenziamento ai danni di 130 dipendenti attivi presso la sede di Catania. A questa decisione di aggiunge l’interruzione dei contratti di somministrazione di 50 lavoratori ed eventuali ulteriori 60 nei prossimi mesi.

La reazione dei sindacati

Come sottolineato da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, la situazione è di “estrema gravità sul piano occupazionale e sul piano sociale.” Anche in termini di prospettive future permangono forti preoccupazioni in quanto, nonostante il piano di avvio di un processo di ridimensionamento dell’attività produttiva, i 26 milioni di euro che verranno investiti nei prossimi tre anni risultano insufficienti a garantire un reale rilancio produttivo del sito.

Pfizer non investe sull’Italia

La decisione dei licenziamenti Pfizer previsti a Catania si inserisce all’interno di un quadro complesso per l’azienda, che decide di non puntare sull’Italia. È infatti recente la procedura di licenziamento per 128 informatori scientifici del Farmaco presso la sede di Latina.

Gli interrogativi aperti secondo Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil sono molteplici. Le decisioni di Pfizer si scontrano “con i piani di investimento e di crescita occupazionale che il gruppo sta compiendo in una altra regione, ponendo quindi legittimi interrogativi sugli obbiettivi che Pfizer intende raggiungere“.

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Licenziamenti Pfizer: 128 Informatori a rischio

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