Berlino avrebbe deciso di vietare l’ingrediente chiave contenuto nel diserbante Roundup, giudicato cancerogeno, per via di problemi legati all’inquinamento ambientale.
Il governo tedesco metterà al bando entro quattro anni il glifosato. Secondo quanto riporta un articolo del Sole24.com, Berlino avrebbe deciso di vietare l’ingrediente chiave contenuto nel diserbante Roundup, di proprietà di Bayer ed ereditato dalla fusione con l’americana Monsanto. Tale decisione, che secondo fonti vicine al governo sarebbe da imputare a ragioni ambientali, alimenta ancora una volta il dibattito sulla sicurezza del Roundup, nonché sui sospetti che possa avere effetti cancerogeni.
Bayer e il caso Roundup
Lo scorso marzo, il colosso chimico farmaceutico tedesco è stato condannato da un tribunale americano al pagamento di un risarcimento da 80 milioni di euro nei confronti di un uomo che avrebbe contratto il cancro, a causa della sua esposizione al diserbante prodotto da Monsanto. Più in generale, Bayer è coinvolta in oltre 18mila cause solo negli Stati Uniti. Peraltro, di recente, sul tema è intervenuta anche la società italiana di tossicologia (Sitox). La Sitox ha condotto un’analisi dei dati sulla tossicità del glifosato, definendo alcuni parametri su cui valutare l’eventuale pericolosità di questa sostanza.
Tornando alla decisione tedesca, il piano approvato dalla Germania prevede una progressiva restrizione nell’uso del glifosato fino a una riduzione del 75% entro la metà del 2023. Entro la fine dello stesso anno, il divieto diventerà totale.
Dal quartier generale di Bayer non sono mancate le critiche nei confronti di questa decisione. A parlare è stato il responsabile di scienza dei raccolti di Bayer, Liam Condon. “Questa scelta – spiega Condon, come riportato ancora su Sole24ore.com – ignora decenni di giudizi scientifici da parte di agenzie di regolamentazione indipendenti nel mondo che sostengono come il glifosato sicuro se usato in modo corretto”.
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