La dipendenza dell’Unione Europea dalla produzione di principi attivi farmaceutici da Paesi terzi, in particolare India e Cina, è in costante crescita. Circa l‘80% delle molecole utilizzate proviene da queste regioni, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza delle catene di approvvigionamento farmaceutico.
Questi dati emergono da un recente rapporto dell’Osservatorio In-Salute, che evidenzia come su un totale di 155 prodotti farmaceutici importati dall’Unione Europea, ben 14 di essi presentino una dipendenza critica dagli scambi extra-UE.
L’Italia, in particolare, è interessata da questa dipendenza con 24 prodotti farmaceutici, un problema che è stato aggravato dalla mancanza di incentivi agli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore negli ultimi anni.