Truffa su analisi. Custodia cautelare per 17 persone a Caserta. Coinvolti medici e dipendenti Asl

Al centro l’attività di quattro laboratori di analisi della provincia di Caserta gestiti da un unico nucleo familiare. Il sistema consisteva nella redazione di false ricette mediche, che venivano presentate all’ ASL di Caserta per il rimborso. L’indagine trae origine da una segnalazione inviata ai Carabinieri del Nas da parte del Direttore Generale su un medico di medicina generale che aveva generato una spesa farmaceutica a paziente pari ad 808,33 euro rispetto alla media aziendale di 167 euro.

I Carabinieri del N.A.S. di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 17 persone (di cui 5 con custodia in carcere, 9 agli arresti domiciliari, 3 obblighi di presentazione alla p.g. e interdizione dalla professione medica), a vario titolo, coinvolte in un’associazione a delinquere dedita alla commissione di truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.), attraverso la spedizione di false ricette mediche per costosi esami di laboratorio, commesse anche grazie alla connivenza corruttiva di alcuni dipendenti dell’ ASL di Caserta. Ne dà la Procura di Santa Maria Capua Vetere in una nota.

L’indagine, spiega la nota, trae origine da una segnalazione inviata ai Carabinieri del N.A.S. di Caserta da parte del Direttore Generale dell’ A.S.L. di Caserta nella quale veniva evidenziato che un medico di base di Castel Volturno aveva generato una spesa farmaceutica a paziente pari ad 808,33 euro rispetto alla media aziendale di 167,00. euro

“L’ordinanza – riferisce la nota rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa che già nel mese di marzo del 2018 aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia nei confronti di un farmacista, un medico di base (coinvolto anche nel filone d’indagine oggetto dell’odierna ordinanza) ed altre 3 persone, anche in quel caso dedite ad una serie di truffe ai danni dell’ ASL di Caserta mediante la spedizione di false ricette mediche per prescrizioni di farmaci intestate a pazienti inesistenti, deceduti o che ne avevano disconosciuta la paternità. Le indagini consentivano anche di far emergere un’illecita commercializzazione verso paesi extraeuropei delle confezioni di farmaci private delle fustelle. Queste ultime, infatti, venivano illecitamente applicate alle false ricette e dunque il costo dei rispettivi farmaci veniva successivamente addebitato in maniera fraudolenta al Servizio Sanitario Nazionale”.

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