Test sierologici, il Tar della Lombardia boccia intesa tra Diasorin e San Matteo di Pavia

Il tribunale lombardo ha accolto il ricorso di Technogenetics. Secondo il parere dei giudici ci doveva essere “un’effettiva apertura al mercato, mediante una procedura svolta nel rispetto della trasparenza e del confronto competitivo tra gli operatori interessati”. Crolla in Borsa il titolo di Diasorin (che farà ricorso)

Il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso di Technogenetics contro l’accordo tra Fondazione Irccs  Policlinico San Matteo di Pavia e l’azienda italiana Diasorin per la fornitura dei test sierologici. Il tribunale amministrativo ha inoltre condannato San Matteo e Diasorin “in solido tra loro e in parti uguali – si legge nella sentenza –  al pagamento delle spese di lite, liquidandole in  euro 10mila, oltre accessori di legge”. A seguito di questa decisione da parte del Tar, il titolo di Diasorin è crollato in Borsa.

San Matteo chiederà la sospensiva

“Faremo appello con urgenza al Consiglio di Stato per la riforma della sentenza di primo grado di cui chiederemo la sospensiva convinti della bontà dell’operato e che l’attività rientra pienamente in quella istituzionale dell’ente”, ha detto Alessandro Venturi, presidente della Fondazione San Matteo di Pavia, in merito alla decisione del Tar.

La risposta di Diasorin

“Diasorin accoglie con sorpresa la pronuncia del Tar Lombardia –  si legge in una nota diffusa dalla società – che, evidentemente, non ha correttamente interpretato la natura dell’accordo intercorso con il San Matteo. La Società ribadisce di avere sempre operato nell’ambito della correttezza e del pieno rispetto delle regole e di aver già dato ai propri legali mandato di proporre immediatamente appello avanti il Consiglio di Stato. DiaSorin  continuerà a difendere la propria immagine nel rispetto dello straordinario impegno e della dedizione di tutti coloro che ogni giorno lavorano per garantire la disponibilità di prodotti sempre innovativi a tutela della salute delle persone”.

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