In Svizzera è stata introdotta una strategia per affrontare la carenza di alcuni farmaci che prevede la vendita di alcune tipologie di medicinali sfusi nelle farmacie.
Tuttavia, i farmacisti ritengono che la tariffa di 5 franchi per il lavoro supplementare sia troppo bassa a fronte delle attività e delle responsabilità implicati.
Questo non è il primo esperimento del genere in Svizzera: nel Canton Ticino, nel 2018, è stata sperimentata la vendita di farmaci antibiotici in dosi esatte per ridurre l’antibiotico-resistenza. La sperimentazione era volontaria e non prevedeva alcuna retribuzione per il lavoro supplementare dei farmacisti.
La sperimentazione è stata interrotta a causa della pandemia di Covid-19. A livello federale è stato fatto uno studio pilota durante la pandemia per testare la fattibilità a lungo termine di questo sistema, che ha mostrato una buona fattibilità di base con alcuni punti da chiarire, tra cui la fatturazione del lavoro supplementare. La tariffa di 5 franchi è stata definita dal Consiglio federale, ma diversi farmacisti ritengono che sia troppo bassa.