Scambio di farmaci, 17 bambini con la sindrome da «lupo mannaro»

I bambini hanno assunto minoxidil (che cura l’alopecia) invece di omeprazolo (che serve per il reflusso). Ai piccoli, molti sotto l’anno, sono cresciuti peli su viso e corpo

Il 16 aprile scorso Amaya chiese al pediatra un appuntamento perché la figlia, allora di 22 mesi, aveva capelli sul viso. «Il medico ci ha chiesto se c’era qualcuno in famiglia che fosse molto peloso, ma abbiamo risposto di no. Mio marito, come si vede nella foto, non ha un pelo sulla schiena» ha spiegato la donna a El Mundo. Il caso di questa bimba è stato tra i primi registrati in Spagna di bambini affetti da ipertricosi (crescita eccessiva di capelli) dopo aver assunto sciroppo erogato come omeprazolo (usato per il reflusso) ma contenente minoxidil, principio attivo utilizzato per trattare l’alopecia, la perdita di capelli «a macchie».

I bambino coinvolti

La piccola non è l’unica bambina a soffrire del problema. Secondo l’Agenzia spagnola per i medicinali i bambini coinvolti sono 17 (14 sotto l’anno di vita): 10 in Cantarbia, quattro in Andalusia e tre nell’area di Valenza. I 50 lotti del farmaco sotto accusa (prodotti da Farma-Química Sur SL, società di Malaga) , sono stati ritirati dal mercato. Le autorità hanno specificato che il problema riguarda solamente i bambini e non gli adulti e che non si tratta di farmaci commerciali ma di preparati in farmacia (almeno una trentina le farmacie coinvolte)

La «sindrome del lupo mannaro»

I media spagnoli hanno battezzato il caso come «i bambini con la sindrome del lupo mannaro» a causa della somiglianza dell’aspetto dei bambini che soffrono di questo disturbo genetico (che però è una malattia rarissima e non l’effetto dell’asunzione del farmaco). Una volta che i bambini smettono di prendere il farmaco la crescita dei peli dovrebbe tornare nella normalità. Ma non è così per tutti, oltre al fatto che il danno estetico e psicologico patito è enorme.

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