Le riviste scientifiche limitano l’utilizzo di ChatGPT

Molti editori di riviste scientifiche hanno limitato o proibito l’utilizzo di ChatGPT, un chatbot avanzato basato sull’intelligenza artificiale, per evitare la pubblicazione di ricerche poco affidabili.

Il dibattito è nato dopo che ChatGPT è stato accreditato come coautore in alcuni studi scientifici, tra cui un lavoro pubblicato su Nurse Education in Practice. In risposta, gli editori scientifici hanno aggiornato le loro politiche editoriali, vietando l’utilizzo di ChatGPT e specificando che questo tool non può essere accreditato ed equiparato agli altri autori.

Infatti, gli autori sono tenuti a dichiarare di essere responsabili del proprio contributo alla ricerca, cosa che ChatGPT non può fare.

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