Realizzato in Italia il primo trapianto di utero. Il Cnt: “Evento storico per tutta la rete italiana”

A ricevere il trapianto nei giorni scorsi una donna di 29 anni nata priva di utero a causa della sindrome di Rokitansky, rara patologia congenita. Le sue condizioni sono molto buone e resterà ricoverata ancora qualche giorno. Una volta stabilizzato il quadro clinico e almeno un anno dopo l’intervento, sarà avviato un percorso di procreazione medicalmente assistita

“Un evento storico per tutta la rete italiana”. Così il Centro nazionale trapianti ha definito il primo trapianto di utero eseguito nei giorni scorsi al Centro trapianti del Policlinico di Catania, in collaborazione con l’Azienda ospedaliera Cannizzaro. Un primato per la sanità italiana reso possibile grazie a un protocollo approvato dal Cnt nel giugno 2018 che ha incassato il parere positivo del Consiglio superiore di sanità, in linea con le norme per i trapianti sperimentali.

A ricevere il trapianto una donna di 29 anni nata priva di utero a causa della sindrome di Rokitansky, rara patologia congenita. L’intervento è stato eseguito da un’equipe chirurgica composta da Pierfrancesco e Massimiliano Veroux, Paolo Scollo e Giuseppe Scibilia. Le condizioni della paziente, costantemente monitorata, sono molto buone e resterà ricoverata ancora qualche giorno.

A donare l’organo è stata una donna di 37 anni, deceduta per arresto cardiaco improvviso, che aveva espresso in vita il proprio consenso alla donazione al momento del rinnovo della carta d’identità. La donatrice aveva avuto in passato gravidanze terminate con parto naturale. L’utero è stato prelevato una volta terminato il prelievo di tutti gli altri organi ritenuti idonei alla donazione e trasportato con un volo aereo a Catania.

La ricerca di una donazione di utero era stata avviata nel giugno 2019: in questi 14 mesi c’erano state altre segnalazioni di donatrici potenziali ma finora nessuna si era concretizzata.

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