In Italia, il 60% delle strutture oncologiche soffre ancora di una connessione insufficiente con il territorio, secondo un’indagine del Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo). Nonostante siano iperspecializzate e multidisciplinari, molte strutture risentono di lacune organizzative interne e presentano difficoltà nella gestione del percorso del paziente dall’ospedale al territorio.
I dati preliminari dell’indagine, condotta su un campione di circa 100 medici primari, rivelano che meno della metà delle strutture è connessa in modo strutturato con i dipartimenti di prevenzione primaria e secondaria, e con centri screening. Inoltre, il 66% delle strutture non dispone di una cartella informatizzata, e solo l’8% condivide queste informazioni con il territorio.