Venti multinazionali farmaceutiche, tra cui Teva, Pfizer, Novartis e Mylan, avrebbero preso accordi illegali per gonfiare i prezzi dei farmaci generici fino al 1.000%. Con questa accusa, le procure generali di 44 Stati Usa hanno fatto causa alle aziende. L’azione legale, frutto di cinque anni di indagini, è stata presentata dal procuratore generale del Connecticut, William Tong, e nomina specificatamente 15 persone tra dirigenti responsabili delle vendite, del marketing e dei prezzi. Il procuratore l’ha definita “una delle più vergognose e dannose cospirazioni per la determinazione dei prezzi nella storia degli Stati Uniti”.