Abbiamo ampiamente trattato il tema della non obbligatorietà da parte degli ISF all’iscrizione all’ente previdenziale Enasarco, segnaliamo di seguito gli articoli sul tema:
- GLI INFORMATORI SCIENTIFICI-AGENTI NON DEVONO ESSERE ISCRITTI ALL’ENASARCO. PAROLA DI ENASARCO.
- ENASARCO, È POSSIBILE RICHIEDERE I CONTRIBUTI VERSATI O EVITARE DI PERDERLI?
- ENASARCO: COSA RAPPRESENTA PER GLI ISF
- L’ALTERNATIVA AD ENASARCO PER L’ISF
Purtroppo da diversi anni si è innescato un circolo vizioso che vede gli ISF, in particolar modo coloro che iniziano adesso questa professione, costretti a versare contributi che non metterà mai a frutto. Indubbiamente Enasarco offre delle ottime coperture ma è giusto mettere sulla bilancia i pro e i contro.
Un aspetto che sta prendendo sempre più spessore è quello dei cosiddetti “contribuenti silenti”, coloro che iniziano a versare i contributi ad Enasarco e non riescono a raggiungere la quota minima dei 20 anni di contribuzione (per diversi motivi, uno tra i principali è quello di un cambio di contratto e posizione lavorativa) così facendo non possono beneficiare della pensione offerta da quest’ente senza poter mettere a frutto quanto versato. Cosa succede a coloro che ne versano per 19 anni o meno?
Segnaliamo l’articolo di denuncia da parte di un consulente finanziario, pubblicato su Bluereting.com