Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo, cui viene correlato il 31% dei decessi. Anche in Europa le principali cause di morte sono aterosclerosi e attacco ischemico, pari negli over 75 al 42% delle donne e al 38% degli uomini. L’ipercolesterolemia si colloca tra i principali fattori di rischio cardiovascolare, e la prevenzione primaria – come recentemente ribadito dalle nuove linee guida ESC/EAS – rappresenta il primo passo per la gestione delle dislipidemie, andando ad agire sui fattori modificabili quali stile di vita e alimentazione.
Ma quanto sono informati gli italiani in tema di rischio cardiovascolare, ipercolesterolemia e prevenzione primaria? E quanto sono consapevoli dei propri livelli di colesterolo rispetto ai valori soglia riportati dalle linee guida? Ce lo svela un’indagine di IQVIA condotta su un campione di 1000 italiani, dalla quale è emerso che gli italiani identificano i livelli di colesterolo alto tra i primi 3 fattori di rischio cardiovascolare, dopo ipertensione e al pari di iperglicemia.
Oltre il 90% degli intervistati ritiene infatti il colesterolo alto rischioso o molto rischioso. Nonostante vi sia una diffusa conoscenza sul tema, solo 6 intervistati su 10 hanno fatto un controllo nell’ultimo anno: di questi, il 61% non ricorda i propri valori e oltre 1/3 di chi li ricorda ha un’errata percezione del proprio rischio (dichiara di avere il colesterolo nella norma ma cita valori sopra soglia).
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