Attivi oltre 600 focolai. Ma per Ministero-Iss quadro è di “bassa criticità”.
Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto: queste le regioni con RT sopra 1 negli ultimi sette giorni. In altre regioni si segnala anche un numero basso di personale impiegato nel controllo dell’emergenza e in 10 si evidenzia un rischio d’impatto sul sistema sanitario ‘moderato’ mentre in tutte le altre è valutato o ‘basso’ o ‘molto basso’. Ministero e Iss: “Situazione complessivamente positiva con piccoli segnali di allerta relativi alla trasmissione”.
Sette Regioni (Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto) con l’indice Rt sopra 1 negli ultimi 7 giorni con un trend settimanale dei nuovi casi che cresce in 11 Regioni. 636 focolai attivi di cui 99 nuovi solo nell’ultima settimana. Ma non solo, in ben 10 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto) il rischio di impatto del Covid sui servizi sanitari è ritenuto ‘moderato’ (e quindi da tenere sott’occhio) mentre in tutte le altre Regioni è valutato o ‘basso’ o ‘molto basso’.
E ancora in Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia e Puglia si segnala un numero basso di personale con un numero di unità di personale inferiore ad 1 su 10 mila dedicate in ciascun servizio territoriale alle attività di prelievo/invio ai laboratori di riferimento e monitoraggio dei contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento. Segnalate anche allerte sulla resilienza dei servizi sanitari in Abruzzo, Campania e Puglia.
Sono questi alcuni dei numeri che emergono dall’8° monitoraggio, relativo al periodo 29 giugno – 5 luglio 2020, curato dall’Iss e dal Ministero della Salute relativo all’andamento del Covid 19 e di cui oggi siamo in grado di pubblicare il report completo (vedi allegato).
Numeri che segnalano inequivocabilmente un peggioramento e che mettono a nudo in modo chiaro come ogni singola regione si sta comportando di fronte all’epidemia.
Ministero e Iss però non segnalano una situazione di allarme: “Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 gg (periodo 22/6-5/7) di 4.3 per 100 000 abitanti (in lieve diminuzione)” anche se “in quasi tutte le Regioni sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in alcune Regioni. A livello nazionale, si osserva una lieve diminuzione nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rispetto alla settimana di monitoraggio precedente, con Rt nazionale < 1, sebbene lo superi nel suo intervallo di confidenza maggiore”.
“Le stime Rt – si precisa nel report – tendono a fluttuare in alcune Regioni/PPAA in relazione alla comparsa di focolai di trasmissione che vengono successivamente contenuti. Si osservano, pertanto, negli ultimi 14 giorni stime superiori ad 1 in cinque Regioni dove si sono verificati recenti focolai (che diventano settre se si calcolano gli ultimi sette gioni come evidente dal dossier che pubblichiamo ndr.)”.
[continua…]