In parallelo all’indagine “L’informazione che vorrei”, che prendeva in considerazione il punto di vista degli Informatori Scientifici del Farmaco sui desiderata di sviluppo della propria attività professionale, abbiamo cercato di realizzare presso il nostro Corso di Laurea in Scienze Farmaceutiche Applicate della Facoltà di Farmacia e Medicina della Sapienza Roma, un’analisi per conoscere anche il sentiment degli operatori sanitari.
Poiché queste indagini svolte dai nostri ragazzi non hanno la valenza di vere e proprie analisi di mercato ma costituiscono principalmente spunti di ricerca che nascono, come si dice in ambito Marketing, da “deboli segnali di mercato”, ci è sembrato opportuno condividere i risultati con Informatori.it, visto e considerato il focus sugli Informatori Scientifici del Farmaco e sul Marketing aziendale.
Abbiamo somministrato ai partecipanti un questionario di 16 domande volto a cercare di comprendere la portata del cambiamento della percezione dell’informazione scientifica da parte degli operatori sanitari nel corso della pandemia. Ci siamo chiesti come è cambiato l’atteggiamento degli operatori sanitari rispetto alla fase pre-Covid con l’obiettivo di valutare quale tendenza potrebbe prevalere in uno scenario futuro, all’interno del cosiddetto “New Normal“.
Il campione intervistato è rappresentato da 98 operatori sanitari, suddivisi in 26 medici di medicina generale, 42 medici specialisti ospedalieri, 20 farmacisti territoriali e 10 farmacisti ospedalieri, limitati esclusivamente all’area laziale. Il periodo di raccolta delle informazioni è quello compreso tra il 18/01/2021 e il 02/02/2021.
L’obiettivo dello studio è stato quello di provare a valutare l’emergere di eventuali differenze di atteggiamento nei singoli target, cercando di prevedere come e se i trend emersi si svilupperanno nel tempo, fornendo una nostra interpretazione. Nel grafico sottostante il “sentiment” del singolo operatore sanitario è stato riportato come differenza di atteggiamento % prima del covid-19 e come valutazione nella progressiva ripresa delle attività post-covid 19.
In linea di massima, emerge una prevedibile diminuzione di interesse verso la tradizionale informazione FTF (Face to Face), sicuramente dovuta alle normative legate al distanziamento sociale. Tuttavia, esistono dei distinguo molto netti. Si evidenzia infatti da parte del Farmacista Ospedaliero e dello specialista una certa disaffezione alla visita FTF. Decisamente opposto è invece l’atteggiamento sia del MMG che del Farmacista territoriale nei confronti del FTF che, pur riducendosi, si limita mediamente al 10% per entrambi i target, percentuale dunque potenzialmente recuperabile. Questo dato potrebbe già confermare la visione riscontrata nel corso dell’indagine ”L’Informazione che vorrei“ ma andrebbe circoscritta ai due target, ovvero MMG e FT.
L’incremento dell’uso degli strumenti digitali è molto ben delineato e ricercato da parte di tutti i rispondenti, con valori che spesso superano il 30% di incremento. Solamente la figura del farmacista Ospedaliero appare meno interessata al digitale, mostrando di prediligere una gestione prettamente telefonica. Anche questo aspetto comunicativo rivela una tendenza che necessita di ulteriori approfondimenti per comprenderne a fondo le ragioni.
Per completezza, non ci siamo limitati ad analizzare solo l’informazione scientifica del farmaco che vede la rete svolgere le proprie attività sul territorio. Abbiamo voluto valutare anche la conoscenza e l’apprezzamento del modello Serious Game, un approfondimento scientifico in modalità remota particolarmente interattivo, che si articola come un videogioco, attraverso il quale si è chiamati a rispondere a domande specifiche per poter accedere a livelli successivi.
Il successo suscitato da questo modello di informazione scientifica è supportato da un 46% circa di intervistati che dimostra un livello di interesse elevato verso questa modalità, mentre per il 28% degli utenti il livello di interesse è medio. Il 27% dei professionisti coinvolti nello studio si sono invece dichiarati come poco interessati al Serious Game.
Le percentuali ad ogni modo non sono omogenee ma presentano dati di interesse più o meno elevato in base all’età dell’interlocutore. Più l’età anagrafica scende, più questo modello viene considerato interessante. Anche in questo caso dovremo analizzare con maggiore attenzione i dati in nostro possesso, al fine di valutare l’introduzione di eventi o interventi formativi in grado di suscitare particolare “appeal” in rapporto al target specifico, adottando modelli sempre più personalizzati.
Pertanto, alla luce di quanto appena evidenziato, dovremmo ripensare all’allocazione del tempo delle attività di informazione scientifica del farmaco secondo un modello che proviamo a proporre nel grafico sottostante, a puro titolo di studio.
Source: “la gestione dei rischi ed opportunità nell’informazione scientifica del farmaco in era pandemica “ – R.Adrower , I.lanza Marzo 21
Conclusioni
Pur con tutti i limiti relativi del campione preso in considerazione, basati sui dati di sentiment degli operatori sanitari valutati lo scorso febbraio, questa nostra analisi sottolinea come la sfida che potrebbe aprirsi nel prossimo futuro, nel “New Normal”, è quella di preparare scenari differenziati tra principali ed alternativi. Innovare modalità e attività nei prossimi mesi ed anni è ormai una necessità stringente. Punto cardine per le aziende sarà trovare il giusto mix in area comunicazione. Strategie di marketing e di sviluppo porteranno certamente verso nuove innovazioni, ingaggiando gli utenti in maniera sempre più efficace. Inoltre, per poter comprendere come meglio comunicare e, soprattutto, con quale mezzo, una formazione adeguata della rete di Informazione Scientifica del Farmaco è alla base del successo personale del singolo Informatore, del team e dell’Azienda.
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