Ecco un riepilogo dei codici ATECO che possono e devono essere registrati da tutti gli informatori che operano con la Partita Iva.
Cosa sono i codici ATECO
Classificazione delle attività economiche ATECO (ATtività ECOnomiche), si tratta di una classificazione alfa-numerica con diversi gradi di dettaglio: le lettere indicano il macro-settore di attività economica, mentre i numeri (che vanno da due fino a sei cifre) rappresentano, con diversi gradi di dettaglio, le articolazioni e le disaggregazioni dei settori stessi. Le varie attività economiche sono raggruppate, dal generale al particolare, in sezioni (codifica: 1 lettera), divisioni (2 cifre), gruppi (3 cifre), classi (4 cifre), categorie (5 cifre) e sottocategorie (6 cifre).
Il codice ATECO, non ha valore legale (cioè non abilita allo svolgimento della professione di ISF, ndr) ma semplicemente statistico (non è solo un dato statistico ma è l’unico elemento che codifica l’attività presso l’Agenzia delle Entrate,la Camera di Commercio e l’Inps); può essere utilizzato nelle operazioni di denuncia o di registrazione della propria attività.
Nella lista dei codici attualmente disponibili pubblicati sul sito codiciateco.it (Codici ATECO 2007), non risulta nessun gruppo e sotto categoria strettamente legata all’attività di Informatore Scientifico.
Nella legge 219/2006, nel codice deontologico di Farmindustria e nelle linee guida regionali, l’attività di Informatore Scientifico non prevede la finalità della chiusura di ordini diretti eliminando così il dubbio nell’operare come agente.
Contrariamente a quanto detto sopra, effettuando una ricerca sul sito dell’ISTAT nella sezione dedicata all’individuazione del codice Ateco in base all’attività, i risultati si orientano principalmente ad un’attività di tipo Agente.
Effettuando una ricerca più approfondita, troviamo traccia sul sito ISTAT e sul sito dell’INAIL di un documento relativo alla classificazione delle attività:
CLASSIFICAZIONE ISTAT DEL 2013 (questo ha solo valore statistico)
In questo documento vengono evidenziati 2 codici che purtroppo non sono strettamente collegati con i codici ATECO.
Il codice 2.1.1.2.2, che era già presente, ed era dei Chimici informatori e divulgatori; adesso raccoglie al suo interno anche la professione dell’informatore del farmaco in due diciture similari.
I codici ATECO per gli ISF
Ritornando ai codici ATECO da poter utilizzare per la professione di Informatore Scientifico possiamo prendere in considerazione i seguenti 3:
1) 74.90.9: Altre attività di assistenza e consulenza professionale, scientifica e tecnica nca
74.90.99: Altre attività professionali nca
Questo codice è l’ideale per coloro che non hanno mandato di chiusura degli ordini (come dovrebbe essere per legge – 219/2006) e si muovono con un contratto di consulenza che non deve necessariamente essere registrato alla camera di Commercio, o addirittura potrebbero avere solo un accordo verbale.
Il Codice 74.90.99 fa parte della Categoria dei professionisti. Non è necessaria l’iscrizione alla Camera di Commercio e prevede il pagamento dei propri Contributi Previdenziali INPS, alla Gestione Separata INPS che è caratterizzata da versamenti Contributivi INPS in percentuale sul proprio reddito Lordo (percentuale del 25,72%).
In merito al regime fiscale è possibile scegliere se avviare la P. IVA con Regime Ordinario oppure quello Forfettario.
Il Regime Forfettario prevede un limite di fatturato lordo annuo pari o inferiore a 65.000 € e fornisce grossi vantaggi (no IVA, imposta sostitutiva per i primi 5 anni del 5% e dopo i 5 anni il 15%. NO addizionale comunale, NO addizionale regionale, NO studi di settore) ma non permette di scaricare i costi.
Al contrario il Regime Ordinario non ha un limite di fatturato e permette di scaricare tutti i costi legati alla propria attività ed includere eventuali costi dei familiari a carico. Ovviamente quest’ultima opzione prevede la tassazione ordinaria (IVA 22% , IRPEF, Add. COM, ADD. Reg, Applicazione ISA)
2) 46.19.02 – Procacciatori d’affari di vari prodotti senza prevalenza di alcuno
A differenza delle caratteristiche del precedente codice, è necessaria l’iscrizione alla Camera di Commercio e la registrazione della relativa lettera di incarico. Tale attività ricade nella gestione dei commercianti INPS (pagamento di quote fisse trimestrali a prescindere dal fatturato e al superamento di una determinata quota di fatturato bisognerà integrare i versamenti calcolando l’aliquota sul fatturato eccedente).
In merito al regime Fiscale si ricalca quanto precedentemente descritto.
3) 46.18.31 – Agenti e rappresentanti di prodotti farmaceutici
In questo caso si rientra nella categoria dei mandati con contratto di agenzia, prevendendo una parte delle attività rivolte alla chiusura di ordini (canale farmacia, parafarmacie).
Come descritto per il codice 46.19.02, è necessaria l’iscrizione alla Camera di Commercio e la registrazione del mandato dì agenzia. Tale attività ricade nella gestione dei commercianti INPS (pagamento di quote fisse trimestrali a prescindere dal fatturato e al superamento di una determinata quota di fatturato bisognerà integrare i versamenti calcolando l’aliquota sul fatturato eccedente).
In merito al regime Fiscale si ricalca quanto precedentemente descritto.
L’unica nota dolente: se l’azienda rilascia mandato di agenzia è obbligatoria l’iscrizione ad ENASARCO e l’apertura di questo codice ATECO
Infine è utile ripetere ancora che con qualsiasi codice Ateco si è registrati, se si è o non si è iscritti all’Enasarco, non conta praticamente nulla; poichè l’informatore del farmaco è un informatore del farmaco se non opera come un Agente di Commercio , cioè non vende direttamente, a sua firma, i propri farmaci in farmacia, dove peraltro deve andare, in ogni caso, ad informare i farmacisti nel rispetto della legge 219/2006.
Articolo aggiornato il 20/01/2020
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