Gli informatori scientifici rispondono all’esigenza dei pazienti di avere risposte alle domande: “Dottore, cosa prendo per…”, “Dottore, a chi posso rivolgermi?”
e a quella dei medici che necessitano di formazione ed informazione circa le novità del settore farmaceutico
Studi medici presi d’assalto
Mai come in questo periodo gli studi e i telefoni dei medici di base sono stati presi d’assalto per chiedere qualunque, anche irrilevante, informazione: “Salve dottore, ho preso il raffreddore ma non ho febbre solo un leggero, fastidioso e insistente pizzicore alla gola, cosa prendo?” oppure “Buongiorno dottore, ho la febbre, ma solo febbre senza nessun altro sintomo, arriva a 38 tutte le sere ed è così da sette giorni…la cosa strana è che non è accompagnata da naso che cola e neanche da tosse e neanche da fatica a respirare, ma cosa può essere e, soprattutto, cosa prendo?”
Molte persone, invece, si svegliano sempre più spesso più stanche di come sono andate a letto la sera prima e per questo si chiedono:
“Sarà normale? Sarà forse il caso che mi muova per andare più a fondo? Ma ora cosa prendo, e poi, a chi posso rivolgermi?”
Fortunatamente, accade di sovente che il colloquio interiore di queste persone finisca con l’imperativa e saggia decisione:
“Sarà meglio che chiami il mio medico, lui saprà aiutarmi”.: “Buongiorno dottore è un po’ di tempo che avverto questo fastidio… cosa posso prendere… e a chi posso rivolgermi?”
Il nobile e difficile mestiere dell’informare
Ormai è un fatto, per i medici rimanere continuamente aggiornati non è né semplice né automatico e, se di mezzo c’è una pandemia mondiale, la situazione diventa assai più complessa. Fortuna che ci sono i mal sopportati (dai pazienti in attesa) Informatori scientifici, quelli che “quando la fila inizia ad essere importante” lo sguardo dei pazienti si pietrifica nell’osservare la loro valigetta 24h piena zeppa di opuscoli che solo per toglierli e rimetterli a posto, pensano, “passerà un quarto d’ora!”
Proprio loro!
La verità è che gli Informatori scientifici sono dei formidabili veicoli d’informazione e innovazione allo stesso tempo.
Svolgono il difficilissimo compito di informare adeguatamente, comprensibilmente e sinteticamente quei medici che negli anni sono diventati meri prescrittori di ricette e farmaci.
Il numero elevato di pazienti per medico curante e i pazienti che non hanno troppa voglia di interrogarsi sulle proprie abitudini cercando una “toppa” rapida ed efficace che li faccia tirare avanti un altro po’ prima di farsi visitare seriamente, hanno creato senza volerlo un mix autodistruttivo.
Nonostante ciò, gli informatori scientifici si piegano alla tirannia del tempo, fanno formazione e sintetizzano in quindici minuti il risultato di ricerche che vanno avanti da anni, mettendo in luce, non solo il nuovo packaging del paracetamolo, ma portando all’attenzione dei medici curanti – che non avrebbero il tempo di aggiornarsi in congressi scientifici che durano giorni su patologie molto spesso scarsamente diagnosticate – farmaci salvavita che fino a qualche anno fa erano un miraggio per quei pazienti gravemente compromessi.
La cosa incredibile è che nonostante molti di questi farmaci siano in commercio, molto spesso non vengono prescritti perché i pazienti non vengono adeguatamente indirizzati agli specialisti di competenza.
Per avere un’idea, è come se ad oggi ci fosse il vaccino per il SARS-COV-2 e rimanesse invenduto perché non prescritto da chi di competenza. Scommetto che ora la gravità della questione sia diventata più chiara.
A disposizione dei medici, per la salute dei pazienti
La chiave e la soluzione a tutto questo sono proprio gli informatori scientifici, che avendo stretto contatto con le aziende farmaceutiche e con i medici e specialisti, risultano essere le persone più indicate per raccogliere le domande e portare risposte funzionali affinché si raggiunga l’obiettivo ultimo di tutti, garantire e lavorare per la Salute dei pazienti.
Detto ciò, quanti di voi si sono dovuti giustificare della propria “intromissione” negli studi medici o, peggio, si sono trovati nelle condizioni di dover chiarire il concetto che il ruolo degli informatori scientifici da nessun punto di vista sia equiparabile alla figura dei venditori porta a porta?!
E quanti di voi, giustamente, si inorgogliscono di fronte all’idea di poter migliorare il funzionamento della macchina sanitaria consapevoli dell’importante compito di formazione ed informazione, allo stesso tempo, degli specialisti?
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