Oggi vogliamo dare una scossa a tutti i nostri lettori e mettere in luce gli errori che abbiamo trovato proprio nei vostri CV, ovvero i CV dei candidati presenti su Informatori.it.
In questi mesi, la nostra divisione di Ricerca e Selezione ha supportato diverse aziende e abbiamo avuto modo di visionare tantissimi curricula: ecco i 7 errori più gravi che abbiamo riscontrato.
Preparatevi a scoprire quali sono e correte a controllare nella vostra Area Candidati!
1 File strampalati
Hai caricato brochure di prodotti, foto di famiglia, ricevute o biglietti per eventi al posto del tuo CV? Abbiamo avuto accesso, nostro malgrado, a una serie di file totalmente inaspettati!
Assicurati che il documento che carichi sia davvero il tuo CV, altrimenti finirai per lasciare un’impressione piuttosto bizzarra ma soprattutto, la garanzia di non venire mai contattati.
Quindi… corri a verificare che il file caricato sia quello giusto!
2 Esperienze in salsa mista
Hai dato troppo spazio a lavori temporanei o non correlati alla tua carriera da Informatore Scientifico? Il rischio è quello di generare confusione con un saliscendi di esperienze che non si collegano tra loro e che lasciano intendere che l’interesse e il focus verso la professione di informatore non siano solidi.
Quindi, se in gioventù hai lavorato in 5 bar diversi, non è il caso di dedicare tutta la prima pagina del CV a queste esperienze, a meno che tu non ti stia candidando per il ruolo di barista.
Un consiglio: metti in risalto solo le esperienze rilevanti, lasciando in secondo piano quelle che potrebbero confondere i recruiter o far pensare che la tua candidatura sia stata inviata per errore. Invece, se sei una persona fresca di laurea, poni in primo piano il percorso formativo ( senza includere tutti gli esami sostenuti!) e i tirocini.
3 CV in versione “flashback”: ritorna al presente!
Se il tuo CV sembra una macchina del tempo per viaggiare negli anni passati, è arrivato il momento di rinfrescarlo e renderlo attuale. Ricorda che un CV ben strutturato dimostra impegno e professionalità e lascia sin da subito una buona impressione.
Un curriculum chiaro, in grado di valorizzare soprattutto le esperienze più rilevanti, ovvero le ultime, sarà sicuramente premiato dalle aziende. Quindi no ai CV nostalgici in stile in stile memorie autobiografiche.
4 Decifra l’enigma: un rebus di esperienze e date
Le tue esperienze lavorative e i tuoi titoli di studio sono un rompicapo indecifrabile? Evita di mettere i selezionatori nelle condizioni di avviare un’indagine in stile detective.
Inserisci tutte le date di inizio e fine e specifica sempre se hai conseguito o meno un titolo di studio, evitando ambiguità che potrebbero far calare un velo di mistero sul tuo percorso. Meno dubbi e aree grigie, più possibilità di essere contattati.
5 Font da incubo
Per favore, non torturare la vista di chi leggerà il tuo curriculum. In questo anno abbiamo visto font di ogni tipo con caratteri creativi e lettere arricciate o sovrapposte, rendendo il testo praticamente illeggibile.
Cerca di seguire questo mantra: font chiaro, leggibile e professionale. Meglio incanalare l’estro creativo verso altre attività.
6 Formattazione selvaggia: sì all’equilibrio, no agli eccessi
Alcuni utenti hanno deciso di formattare tutto il CV in grassetto o sottolineato, trasformando questo utile documento in un’opera d’arte selvaggia e fuori controllo. È fondamentale tenere a bada l’inventiva e adottare uno stile equilibrato, soprattutto se si tratta proprio del curriculum.
Utilizza la formattazione in modo selettivo per evidenziare solo le informazioni chiave, poiché chi riceverà la tua candidatura potrà decidere di non prenderla in considerazione in presenza di una formattazione totalmente inadeguata, anche se le tue esperienze sono in linea. Ricorda che il CV è il tuo biglietto da visita.
7 Informatori senza target
Hai dimenticato di specificare nel tuo CV il target di riferimento dei medici che hai gestito? Questa “dimenticanza” lascia di fatto in mano a chi riceverà il tuo curriculum la responsabilità di stabilire se conosci o meno il target richiesto.
Ma siamo davvero certi che tutti sappiano che tipo di prodotti gestisce ciascun informatore? La risposta è assolutamente no.
Non tralasciare questa preziosa informazione che può fare la differenza: molte selezioni richiedono espressamente una effettiva conoscenza di una determinata tipologia di medici. Il rischio è di perdere importanti occasioni.
Conclusioni
Ecco, dunque, la lista degli errori più gravi che abbiamo scovato nei CV degli Informatori, su Informatori.it. Ora è il momento di rivedere il tuo curriculum e assicurarti che sia tutto sistemato a regola d’arte.
Ricorda: un CV a prova di errore è la chiave per aprirti le porte verso nuove opportunità professionali. Allora, affina le tue abilità per lasciare il segno nella tua ricerca di lavoro. Buona fortuna!
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