Dati e Informazione Scientifica: Marketing Commerciale o Sociale?

Dati e Informazione Scientifica: Marketing Commerciale o Sociale?

Nell’aprile del 2013 il commentatore politico e culturale del New York Times David Brooks cita, per la prima volta, il concetto di Dataismo:

Se mi chiedeste di descrivere la filosofia oggi in ascesa, direi che è il Dataismo. Abbiamo ora la capacità di raccogliere enormi quantità di dati. Questa capacità sembra portare con sé una certa tesi culturale: tutto ciò che può essere misurato, deve essere misurato; i dati sono una lente trasparente e affidabile, che ci consente di filtrare pregiudizi di natura emotiva e ideologica; i dati ci daranno la possibilità di realizzare cose straordinarie […] comprendere il presente, predire il futuro

Sorvoliamo sull’aspetto filosofico dell’affermazione soffermandoci esclusivamente sui concetti che sono più vicini al nostro quotidiano:

  • tutto ciò che può essere misurato, deve essere misurato
  • i dati sono una lente che ci consente di filtrare pregiudizi di natura emotiva e ideologica
  • i dati ci daranno la possibilità di comprendere il presente e predire il futuro

A distanza di quasi 10 anni possiamo affermare che la previsione di Brooks si è avverata?

Se pensiamo al solo ambito farmaceutico, negli ultimi anni siamo stati testimoni di un aumento considerevole della quantità dei dati disponibili a supporto delle decisioni strategiche del settore.

Nel 2016, infatti, il mercato globale dei Big Data nella sanità era valutato 11,5 miliardi di dollari. Oggi secondo una ricerca pubblicata sul portale “Statista” si stima che nel 2025 possa raggiungere un valore di 70 miliardi di dollari, con una crescita esponenziale del 568%

I Big Data della Sanità valgono tanto e probabilmente sempre di più.

Quanto valgono i tuoi dati personali?

Torniamo per un istante ancora al 2013 quando, sul Financial Times, venne pubblicato un articolo “How much is your personal data worth?”. Nell’articolo, molto divertente, il lettore poteva calcolare attraverso un algoritmo il valore dei propri dati personali.

L’aspetto importante è che il parametro che aumentava maggiormente il valore dei dati personali era appunto legato a questioni relative alla salute: più patologie hai più i tuoi dati valgono. Non solo, ma se sei in sovrappeso e prevedi di acquistare un programma di dimagrimento sappi che il valore dei tuoi dati sarà pari a quello di una persona che è proprietaria di un immobile!

Tutto ciò che può essere misurato, deve essere misurato

Dati nei processi di vendita

Utilizzare dati che misurano i risultati delle nostre attività rientra nella normalità: i dati di vendita IQVIA ad esempio consentono sia di monitorare in modo oggettivo e quantitativo l’andamento delle vendite nel momento presente sia di realizzare modelli previsionali delle vendite future.

Ma il dato quantitativo non è sufficiente; per identificare e pianificare la strategia vincente di una azienda occorrono dati qualitativi in grado di raccontare la storia dei nostri clienti al fine di segmentarli.

L’investimento annuale di una azienda per l’acquisto dei dati è enorme, spesso il budget a disposizione del dipartimento di Business Intelligence è uno dei più alti, eppure i dati disponibili sembrano non bastare mai.

Dati e Informatori Scientifici: tra marketing commerciale e sociale

Pensiamo all’attività giornaliera di in Informatore Scientifico del Farmaco i cui interlocutori principali sono operatori che lavorano nell’ambito della sanità e pensiamo a quante volte allo stesso informatore scientifico viene richiesto di valutare il proprio schedario medici con l’obiettivo di segmentare i propri contatti. O in generale pensiamo alle attività di una azienda Farmaceutica quando deve trattare dati relativi alla salute della popolazione.

È un lavoro molto delicato, in quanto bisogna mediare tra due esigenze molto diverse:

  1. esigenze di marketing commerciale dettate da aspettative di “fatturato” (es. Azienda)
  2. esigenze di marketing sociale dettate da aspettative di “bene sociale” (es. operatori sanitari)

Il tutto però rispettando sempre il principio di Brooks che i dati raccolti sono una lente che ci consente di filtrare pregiudizi di natura emotiva e ideologica 

Differenze tra marketing commerciale e marketing sociale

Per marketing sociale si intende “l’utilizzo dei principi e delle tecniche del marketing per influenzare un gruppo target ad accettare, rifiutare, modificare o abbandonare un comportamento in modo volontario, allo scopo di ottenere un vantaggio per i singoli, i gruppi o la società nel suo complesso”.

La comunicazione mediatica durante la pandemia COVID-19 è un chiaro esempio di Marketing Sociale

Le due tipologie di marketing differiscono i diversi punti chiave:informazione scientifica marketing sociale marketing commerciale

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Da quanto discusso emerge che:

  • trattare dati relativi alla salute è un compito molto complesso e delicato, e il fine di utilizzo è quello che fa la differenza (fatturato vs bene sociale)
  • l’apertura alla disponibilità dei dati sulla salute è forse uno degli ultimi e più attesi obiettivi di profilazione dei singoli individui, un fenomeno capace di creare e aprire un mercato con una crescita potenziale a livello mondiale in meno di 10 anni del 568%.

Salute e dati: due domande fondamentali da porsi

La prima domanda da porsi pensando alle informazioni che trattiamo ogni giorno è: quanto valgono i dati con cui entro in contatto?  L’accuratezza, l’onestà intellettuale nell’utilizzo di queste informazioni, la creazione di un bene sociale, il fine ultimo delle analisi; sono tutti elementi che contribuiscono ad aumentare il valore di un dato che è già alto solo per la natura degli argomenti trattati.

La seconda domanda che viene da porsi considerando la crescita del mercato dei Big Data nella Sanità è: come sta cambiando la possibilità di comprendere il momento presente in ambito della Salute, predire o forse addirittura disegnare il futuro? 

Se ti sei perso l’ultimo articolo e non sai cosa sono gli Open Data ne abbiamo discusso in questo editoriale.

 

Riferimenti fonti:

Autore: Antonella Papagni



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