Cambiare percorso di carriera, dopo diversi anni di esperienza nel medesimo ruolo, può rappresentare un obiettivo da un lato stimolante, dall’altro impegnativo se non si ha un’idea chiara dei passi da compiere. E se il sogno nel cassetto è proprio quello di diventare Informatore Scientifico?
Se hai già alle spalle un’esperienza nel mondo farmaceutico o dell’healthcare, questa solida base di partenza può certamente offrirti un grande vantaggio: per la posizione di Informatore, infatti, non contano solo le skills personali e l’esperienza nel ruolo ma pesano anche le competenze scientifiche.
Ecco i passi da compiere step-by-step per diventare un Informatore evitando un rovinoso salto nel vuoto.
Il titolo di studio
È importante innanzitutto sapere che possiamo distinguere due professionalità: quella di Informatore Scientifico del Farmaco e quella di Informatore Scientifico del Parafarmaco.
Per svolgere la professione di Informatore Scientifico del Farmaco è necessario possedere i titoli di studio abilitanti, definiti dalla legge 219/2006 all’art. 122. Va tenuto in considerazione che si fa riferimento alle lauree del vecchio ordinamento, quindi se sei in possesso di una di queste lauree ma solo come diploma di laurea (triennale) ad eccezione del corso di laurea in Informazione Scientifica sul Farmaco (classe L-29), non è sufficiente ed è necessario conseguire una laurea specialistica per conseguire l’abilitazione.
Diversa è la questione per l’Informatore Scientifico del Parafarmaco che in questo caso non vincola i candidati al possesso delle lauree abilitanti.
Rimodella il tuo Curriculum
Il primissimo passo da fare è quello di riprendere in mano il CV. È fondamentale fornire da subito dei dettagli che catturino l’attenzione di chi lo legge e che siano in grado di creare un ponte tra la posizione che lasci e quella di Informatore. Se hai svolto per 10 anni una professione differente, metti in risalto le mansioni, le attività e il mindset che la tua “vecchia” carriera ti ha permesso di acquisire e che andresti a spendere anche nella tua nuova attività.
La stessa cosa vale se sei una persona da poco laureata: se hai lavorato per mantenerti gli studi, non inserire una pagina intera per descrivere nel dettaglio lavori saltuari svolti in settori e mansioni totalmente diversi ma concentrati sul percorso accademico o sulle esperienze più in linea con la posizione di Informatore.
Attenzione: anche gli hobby e gli interessi personali possono fare la differenza. Se l’azienda ricerca informatori per aprire un confronto con il target dei medici sportivi, l’aver praticato uno sport a livello agonistico, ad esempio, non è assolutamente un’informazione da tralasciare.
Coaching o consulenza personalizzata sullo sviluppo di carriera
Un coach o una figura esperta nel disegnare un percorso di carriera personalizzato può certamente aiutare a identificare ed analizzare le tue aree di miglioramento e i punti di forza, agevolando la preparazione al colloquio di lavoro. Inoltre, affidarsi ad una figura competente in materia può senza dubbio essere utile per partire con il piede giusto, migliorando il curriculum e guidandoti nella delicata fase di transizione professionale.
Esistono anche molti tool online, anche gratuiti, tra cui il nostro strumento di analisi creato ad hoc per gli Informatori, che ti aiuterà ad approcciarti alla stesura del Cv e al colloquio in maniera più consapevole.
Familiarizzare con il ruolo di Informatore Scientifico
Uno dei modi più efficaci per capire meglio il ruolo di Informatore e l’approccio delle aziende, è quello di parlare direttamente con chi già ricopre questo ruolo. Se lavori già nel mondo healthcare non sarà difficile entrare in contatto con qualche Informatore ben disposto a sciogliere eventuali dubbi o a fornire qualche consiglio utile.
Crea un profilo LinkedIn professionale
Avere un profilo LinkedIn professionale è un ottimo biglietto da visita a cui le aziende del settore prestano particolare attenzione. Partecipa ai forum specialistici, costruisci una rete di contatti legati al mondo dell’Informazione Scientifica e carica una foto professionale per attirare l’attenzione dei selezionatori.
Se usato in maniera corretta, LinkedIn potrebbe rappresentare il luogo ideale per entrare in comunicazione con persone a cui porre le domande giuste.
Scegli bene gli annunci a cui candidarti
Considera contesti aziendali aperti a valutare figure senza esperienza nel ruolo per iniziare a maturare un primo bagaglio di esperienze come Informatore e iniziare a costruire le competenze necessarie per una carriera futura.
Un altro consiglio è quello di prestare attenzione al settore in cui opera l’azienda e al target di riferimento, provando a candidarsi per posizioni il cui target è il medesimo in cui hai lavorato. Ad esempio, se hai lavorato come ortopedico, anche senza esperienza come Informatore potresti rappresentare un importante valore aggiunto per le aziende che si rivolgono a questo specifico segmento.
Formazione continua
La formazione continua è fondamentale per mantenere competenze aggiornate. Corsi specifici, Master Universitari o percorsi di formazione specializzata possono costituire un’ottima base, da mettere assolutamente in rilievo, valorizzandola adeguatamente nel curriculum e nel corso del colloquio di lavoro.
Cambiare rotta: ne vale la pena?
Dopo anni nel medesimo ruolo può arrivare il momento in cui sorge l’esigenza di volersi misurare con attività e competenze diverse, con l’obiettivo di crescere a livello professionale.
Il ruolo di Informatore è certamente dinamico, offre opportunità di carriera ed è caratterizzato da buoni margini di autonomia. Solitamente, sono proprio queste le tre leve principali che le persone in selezione identificano come più stimolanti nel momento in cui si trovano a valutare un cambio di professione. Ovviamente, questa è solo una faccia della medaglia ed è necessario prendere in seria considerazione anche le sfumature più grigie.
Ad ogni modo, la ricerca di Informatori Scientifici è sempre molto sentita dalle aziende che si dimostrano aperte a valutare anche persone con un background lavorativo maturato in settori affini, senza limiti di età.
È bene sottolineare che questo tipo di apertura non è valida per tutte le professioni, dunque, se il tuo sogno è quello di diventare Informatore, non resta altro che iniziare a muovere i primi passi.
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