Suggerimenti sui contenuti da inserire all’interno del CV e su come prepararsi per affrontare un colloquio di lavoro
Dopo aver “ripensato il nostro CV” vediamo come individuare i contenuti da inserire in esso e come evidenziare meglio le informazioni necessarie al selezionatore: ecco le 9 cose da fare prima di un colloquio.
Sul nostro sito è disponibile a questo link un modello CANVA che ci aiuta ad individuare le nostre caratteristiche per poi essere facilitati nel loro inserimento nel modello CV che sceglierete.
Perché è importante inserire queste informazioni in questo modello? Semplicissimo, perché questo modello ci aiuta a tradurre i nostri pensieri in competenze da evidenziare poi nel nostro CV. Analizziamo il modello insieme.
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Descrivi chi sei in poche righe
E’ importante per il candidato capire che tipo di Informatore Scientifico è, e riuscire a sintetizzare in poche righe questo. Per esempio potremo essere: un informatore scientifico del Farmaco specializzato in area malattie rare con eccellenti capacità di creare relazioni.
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Cosa sai fare bene?
Questo è l’aspetto su cui dovete puntare quando fate colloqui di lavoro ma anche per scegliere aziende in cui quello che voi fate bene sia il loro bisogno.
Per esempio: Sono particolarmente abile nel fidelizzare i medici del mio schedario ai prodotti che presento loro.
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Indica 3 punti di forza e 3 aree di miglioramento
Di seguito alcuni esempi su cui riflettere, siate onesti con voi stessi, perché la conoscenza approfondita di queste aree serve a voi più che all’azienda a cui vi proponete per potervi migliorare professionalmente.
Punti di forza
Problem Solving, Positività, abilità relazionale, Autoconsapevolezza ( conoscere sé stessi, i propri punti di forza, le proprie debolezze, il proprio stato emotivo, ecc.), Consapevolezza della situazione: (sapere cosa sta succedendo intorno a sé), Abilità comunicative, Abilità di negoziazione, Capacità di risoluzione dei conflitti, Abilità di collaborazione, Capacità di lavorare con diversi stili e approcci personali, Coraggio, Orientamento ai risultati, Focalizzazione sul cliente ( conoscere i propri clienti – sia interni che esterni – e concentrarsi per dare loro ciò di cui hanno bisogno, Visione (avere un’idea di dove si vuole andare, Focalizzazione strategica (capacità di essere strategico nel pensiero e nella pianificazione, avendo sempre presente il quadro generale), Capacità o tendenza a porre domande efficaci utili a evidenziare e risolvere problemi, Capacità di prendere decisioni di alta qualità basate su solidi ragionamenti, Affidabilità.
Aree di miglioramento
Mancanza di fiducia in se stessi, Troppa autocritica personale, Difficoltà a chiedere aiuto o spiegazioni, Perfezionismo, Tendenza a procrastinare, Disorganizzazione, Essere troppo competitivi.
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Cosa ti appassiona veramente?
È importante conoscere cosa vi appassiona perché potrete portare la vostra passione nel vostro lavoro e quindi essere migliori.
Esempio: se la vostra passione è fare volontariato, potrete proporvi in azienda per quei progetti che sono rivolti alla cooperazione sociale.
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Quali sono le tue skills professionali principali?
In ambito lavorativo, si dicono competenze professionali o skills le qualifiche professionali conseguite con le esperienze di lavoro: conoscenze teoriche, abilità pratiche, attitudini comportamentali e relazionali.
Hard Skills
Sono denominate hard skills le competenze tecniche, che dipendono dal bagaglio formativo e dalle esperienze lavorative pregresse.
Le hard skills sono misurabili, quantificabili e soprattutto si possono apprendere con lo studio e la pratica.
Si tratta di tutte le competenze professionali più specifiche che differenziano i lavoratori operanti in aree diverse: ad esempio, un contabile avrà solide conoscenze in ambito economico, mentre un programmatore avrà competenze tecniche inerenti al settore informatico. Esempio la specializzazione in una area terapeutica o in un particolare target medico.
Soft Skills
Le soft skills includono tutte le abilità trasversali, di tipo comportamentale e relazionale, che non si contrappongono alle hard skills, ma piuttosto le integrano nella definizione di un profilo professionale.
Infatti, mentre le hard skills possono essere acquisite o rafforzate progressivamente attraverso appositi piani di formazione, talvolta predisposti dalle stesse aziende, le soft skills dipendono essenzialmente dalle inclinazioni innate della persona, rivelandosi difficili da imparare senza una propensione individuale di base e, quindi, anche da insegnare.
Fare il bilancio delle tue competenze sia hard che soft ti aiuterà a conoscere meglio il tuo stile ed il tuo valore professionale ma anche ad indirizzare la tua candidatura alle aziende potenzialmente interessate alle tue skills.
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Quali caratteristiche ti agevolano nel tuo lavoro?
Riflettete qui su quali aspetti personali (attitudini del vostro carattere) della vostra persona vi agevolano nello svolgimento dell’attività di Informatore Scientifico del Farmaco. Alcuni esempi di caratteristiche: flessibilità, creatività, gestione del tempo, motivazione, ecc.
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Cosa vorresti ottenere da un nuovo lavoro? Cosa vorreste lasciarvi alle spalle?
Questo è un punto di riflessione molto importante, in quanto il selezionatore insisterà molto sulla motivazione per cui siete a proporvi alla sua azienda. Per qualcuno può essere essenzialmente il lato economico, per qualcun altro il prestigio (reputation) della società con cui sta facendo il colloquio. Riflettete bene su questo argomento perché anche se siete il candidato migliore ma non avete la motivazione migliore potreste perdere l’occasione della vostra vita.
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Perché le aziende dovrebbero scegliere proprio te?
La domanda sembra banale ma in realtà non lo è affatto. In un momento in cui la domanda di lavoro è superiore all’offerta il selezionatore ha bisogno di comprendere cosa potete avere/dare voi più di un altro e quindi anche qui cercate di essere più convincenti che potete.
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Cosa vorresti domandare alla fine del colloquio di selezione?
Alla fine del colloquio il selezionatore pone questa domanda ed è importante avere qualche quesito da fare. Potete chiedere approfondimenti sul vostro specifico lavoro in quella posizione, sulle attese che ha l’azienda dalla persona che sta cercando, sul perché il posto è vacante (dimissioni volontarie, pensionamento ecc.). Comunque, domandate … domandate … domandate.
Dedicate tempo alla compilazione di questo modello e lasciatelo sedimentare qualche ora, poi riprendetelo in mano e aggiungete o togliete, non pensate di fare un compitino veloce e metterlo via…. State lavorando a qualcosa di molto importante per la vostra carriera professionale futura, un utile strumento per la compilazione del vostro cv ma anche del vostro colloquio di lavoro, soprattutto uno strumento per comprendere meglio che tipo di professionista siete, che informatore scientifico del farmaco siete.
Buon lavoro!
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