Informazione Scientifica multichannel: il pensiero di un ISF

Informazione Scientifica multichannel: il pensiero di un ISF

Riceviamo e pubblichiamo il commento di un Informatore Scientifico, lettore di Informatori.it, riguardo la recente indagine svolta da MediPragma in merito all’informazione scientifica multichannel.

 

di Raffaele I.*

 

“A proposto dell’indagine effettuata da MediPragma, mi chiedo cosa ne sanno i referenti di questa società di indagini statistiche, degli informatori medico scientifici. Sono per caso ex informatori? Si sono confrontati con gli informatori medico scientifici? Come fanno a dire che il mio lavoro cambierà? Solo perché hanno telefonato a 130 medici,  in piena crisi Covid-19, facendo domande relative alla crisi? E poi davvero le aziende farmaceutiche credono che si possa sostituire la mole di lavoro che c’è dietro questa professione, con una piattaforma multimediale, e che i medici, tutti i medici, stanno davanti al PC ad aspettare che io li intervisti? Ma davvero i colleghi che hanno cominciato ad utilizzare questi sistemi, pensano che questo sia il futuro? Si, sarebbe bello, ma si sono già dimenticati che il medico quando lavora non ha né voglia né tempo per mettersi davanti ad un PC e sentirsi dire che la mia statina, vecchia di 10 anni, abbassa un po’ di più il colesterolo? E se ci dà appuntamento alle 24, quando torna a casa? Magari ci crediamo e lo chiamiamo pure! Il medico “va stanato” mentre lavora, stop, non esiste altro sistema per far sì che prescriva il tuo farmaco, a meno che non hai l’anti Covid19. Devi essere lì, guardarlo negli occhi, coinvolgerlo, aiutarlo a sopportarti, si sopportarti, perché lui l’informazione la sopporta, non la desidera, lui non si rende conto di quanto sia importante e necessaria per il suo lavoro. Questo, gli informatori veri lo sanno e sanno anche che  nessun sistema multimediale potrà mai sostituire quello che fanno con fatica tutti i giorni. Semmai cambiamento operativo dovrà esserci, non potrà mai prescindere dal coinvolgimento “vero” dei diretti interessati e non chiedendo informazioni a soggetti che non sanno di cosa parlano. Questo se l’interesse di tutti è davvero il fatturato in farmacia, che deve passare, sempre, attraverso il miglioramento della salute del paziente. 

*informatore scientifico del farmaco

 

Nb.

Il parere di Raffaele resta personale. Ci sembrava giusto pubblicarlo perché riteniamo che il ruolo di informatori.it sia (anche) quello di dare forza a un dibattito sulla figura dell’isf. Inutile parlare di temi tecnici, lamentarsi o decantare la bravura di tanti professionisti del settore se poi non siamo in grado di confrontarci, in maniera costruttiva, su ciò che sta accadendo e su quando questo cambierà le nostre vite professionali. Per questo siamo sempre pronti ad ospitare voci intelligenti, costruttive anche nella polemica, capaci di dare qualcosa a chi legge e di aiutarci a pensare o ripensare il nostro domani. Informatori.it è un luogo di incontro, scontro, confronto, informazione e dialogo. Ed è importante sottolineare anche cosa non siamo: non siamo quelli del partito preso, della posizione che non cambia mai, dei paraocchi irremovibili. È per queste ragioni che questi spazi, quelli a disposizione di interventi esterni, pareri (non sproloqui incomprensibili), contributi anche tecnici, aumenteranno nelle prossime settimane. Per scriverci, abbiamo creato anche una sezione dedicata: Di la tua. Internet è una piazza infinita ma voi sapete dove trovarci, da sempre. E da oggi ancora di più.

Autore: Vittorio Cassisi



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