Leggiamo su svariati organi di stampa che No…. si appresterebbe a tagliare, in Svizzera e altrove, migliaia di posti di lavoro nei prossimi quattro anni, secondo un piano di ristrutturazione globale mirante ad una riduzione dei costi.
È l’EBTDA, ragazzi!
E nonostante No… abbia raggiunto i $10 miliardi di profitto, deve però migliorare l’EBITDA, che ora è “solo” del 30% mentre invece la media del comparto farmaceutico è di circa il 35%!!!
Pur tuttavia, la cosa “positivamente stupefacente” è che l’azienda avrebbe invitato i rappresentanti del personale e il management a condurre colloqui e consultazioni, sapendo “cosa significa l’annuncio odierno per i collaboratori potenzialmente toccati e le loro famiglie”.
Vorrebbero creare una sorta di jobcenter per impieghi all’interno e all’esterno del gruppo, un piano sociale e piani di prepensionamento, e cercare di convertire il maggior numero possibile di collaboratori.
Verrebbe quasi da dire: “beati loro”!
Peccato che in passato non si siano regolati ugualmente!
Sì perché cinque anni fa, in Italia, allorquando fu dismessa la No… Consumer Health, facente parte del gruppo No…, le cose non andarono precisamente nello stesso modo, con il disinteresse ed il menefreghismo di tutti, dipendenti tutelati compresi.
E neppure il sindacato svolse un ruolo duro nell’interesse della parte debole dei lavoratori coinvolti. Ricordiamo che No… Consumer Health era dotata di due linee, una di informazione scientifica, ed un’altra di agenti di commercio in farmacia. E fin quì nulla di male, anzi… La cosa “scottante” era che la linea degli ISF, identica per mansioni, obblighi e quant’altro, era contemporaneamente inquadrata con due forme contrattuali diverse: metà ISF con il CCNL Chimici, e metà ISF con il Contratto di Agenzia.
Un Contratto di Agenzia diremmo …“alla vaccinara”, quantomeno atipico, se non vogliamo aggiungere altro, dal momento che, per esempio, nella stessa zona dell’ISF-“finto”-agente operava il vero agente di commercio in farmacia, l’unico a poter legalmente raccogliere ordini ed ottenere provvigioni basate sul fatturato.
Insomma alla dismissione della linea degli ISF, la metà regolarmente inquadrata con il CCNL ha avuto tutti gli onori, mobilità, ricchi premi e cotillons, l’altra metà una specie di elemosina, un caloroso calcio nel sedere e via dalle balle.
Quando poi, negli anni successivi, la No… ha dovuto fare delle assunzioni in alcune sue linee, non uno solo degli sfigati ISF exConsumer Health (AM compresi) è stato, per così dire, “salvato” così come dichiarano di voler fare oggi: tutte schiappe, pulizia etnica o cosa?
Gaetano Agricolo (nome di fantasia)
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