Cominciamo col dire che Valeas, il cui nome deriva dalla forma verbale latina “cura ut Valeas”, ovvero “mantieniti in buona salute”, venne fondata a Milano nel 1934 ed è una delle poche aziende farmaceutiche italiane ancora a capitale totalmente familiare che, fin dal primo giorno della sua fondazione e sempre grazie a tale organizzazione, ha scoperto farmaci in grado di garantire una cura del paziente senza precedenti.
Ricordiamo tra i più importanti farmaci che Valeas ha messo a disposizione dei pazienti broncoasmatici il primo antiasmatico orale (1942); il primo antiasmatico pressurizzato per inalazione (1960); il primo ß2short-acting (1974); la prima associazione ß2short-acting + anticolinergico (1980); il primo corticosteroide fluorurato in soluzione per nebulizzazione elettrica (1988).
Ma come ogni favola che si rispetti anche questa è destinata ad avere un sua chiusura ,rosea o meno, a seconda di come la si legga!
L’acquisizione
L’azienda farmaceutica Neopharmed Gentili, controllata da Ardian in partnership con la famiglia Del Bono, ha acquisito il 100% di Valeas.
Neopharmed Gentili è specializzata nella commercializzazione di soluzioni ad alto valore terapeutico.
A vendere è Riverness Holding Ltd, un trust i cui beneficiari sono gli eredi della famiglia fondatrice americana Tritt. Valeas ha chiuso il bilancio 2021 con ricavi netti per 41 milioni (dai 50,4 milioni del 2020 e i 56,3 milioni del 2019) e un ebitda di 4,8 milioni (da 10,5 milioni nel 2020 e 11,5 milioni nel 2019), a fronte di liquidità netta per 49,4 milioni.
Tale operazione consentirà all’azienda di consolidare il portfolio delle soluzioni terapeutiche in neuropsichiatria e di incrementare in maniera significativa la propria presenza in ambito respiratorio e pediatria.
Il futuro dei lavoratori
Chiaramente, nell’ambito di questa acquisizione particolare attenzione è stata posta nei confronti dei lavoratori – sia agenti sia dipendenti – i quali pur avendo dovuto subire tale cessione, hanno avuto comunque la possibilità di proseguire la loro collaborazione (che per alcuni era addirittura trentennale).
Infatti, la Neopharmed Gentili ha dato la possibilità a quasi tutti coloro i quali avevano un contratto con la Valeas di continuare la collaborazione con la nuova azienda e di ampliare dunque le loro conoscenze mediante l’espletamento dell’attività che si rivolgesse anche ad altri settori.
Chi non rientra tra coloro i quali proseguiranno l’attività beneficerà comunque di una “uscita” dalla Valeas che possa garantire il soddisfacimento dei propri diritti indennitari.
Sui prossimi sviluppi vi saranno certamente degli aggiornamenti.
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