Coronavirus: cosa dicono il Governo e Farmindustria

Coronavirus: cosa dicono il Governo e Farmindustria

Sono stati previsti anche provvedimenti in campo a sostegno delle partite IVA

L’emergenza legata al Coronavirus sta mettendo alla prova il mondo intero e l’economia dei Paesi in cui sono stati riscontrati casi di contagio. L’Italia è nell’occhio del ciclone, i singoli cittadini ma anche le imprese devono fare fronte a questa situazione cambiando, in alcuni casi radicalmente, le loro abitudini e adottando misure di contenimento così come indicato dagli organi competenti e previsto dai decreti del Governo.

Cosa dice Farmindustria

In questo contesto anche il settore farmaceutico si è organizzato e ha messo in campo una serie di precauzioni importanti che i lavoratori, anche gli informatori scientifici del farmaco, devono seguire laddove l’attività lavorativa non è sospesa o viene portata avanti da casa. Per questo motivo Farmindustria nei giorni scorsi (Adnkronos del 25 febbraio) ha fatto sapere tramite un intervento del presidente Massimo Scaccabarozzi che “gli addetti alla produzione lavorano già in condizioni di massima sterilità, che fanno da scudo non solo al coronavirus, ma a qualsiasi tipo di possibile contagio. Siamo sottoposti a rigidi controlli e ispezioni per questo. Il resto delle attività, laddove possibile, vengono svolte in smart working“. Lo stesso presidente ha confermato di avere avuto una serie di incontri con i responsabili delle risorse umane delle aziende farmaceutiche italiane e che queste hanno tutte un comitato di crisi che gestisce la situazione: “Mediamente in tutte le imprese – ha affermato ancora Scaccabarozzi – sono stati adottati provvedimenti preventivi precauzionali per garantire la sicurezza dei lavoratori, in particolare nelle zone interessate dalle misure governative, che di fatto sono aree bloccate. Abbiamo dato massima disponibilità a rispettare le determine che vengono emanate, favorendo la flessibilità lavorativa, salvo garantire i servizi essenziali come la continuità produttiva. Con il buon senso, queste misure guardano all’evoluzione dello scenario e oggi coprono un arco settimanale”.

Farmindustria e gli informatori scientifici

Il presidente di Farmindustria ha inoltre confermato, sempre nei giorni scorsi attraverso le agenzie di stampa, che la produzione di medicinali non si ferma e che le scorte non rischiano carenze. Poi il riferimento all’attività degli informatori scientifici del farmaco: “Per quanto riguarda la comunicazione scientifica, cioè l’attività degli informatori del farmaco che si occupano di illustrare ai medici tutti gli aggiornamenti su tollerabilità ed efficacia dei nostri prodotti – ha affermato Scaccabarozzi – dovremo trovare forme alternative per non interrompere questo importante flusso di informazione. Pensando anche che in questo momento medici e operatori sanitari devono essere lasciati concentrati sull’emergenza. Siamo quindi impegnati a garantire, nel rispetto dei nostri collaboratori e di tutti – ha affermato ancora il presidente di Farmindustria – la continuità della nostra produzione. In Lombardia e in Veneto abbiamo importanti realtà, e se anche il Lazio dovesse un giorno prendere provvedimenti simili si dovrà sempre considerare che la produzione di medicinali è una priorità. Occorre un forte coordinamento, noi facciamo il punto anche più volte al giorno per aggiornare i nostri dipendenti”.

Il decreto

Intanto domenica 1 marzo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha emanato il nuovo decreto con le misure per il contenimento del contagio dal Coronavirus. L’Italia è stata praticamente divisa in quattro zone: la zona rossa; l’area che comprende Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna; l’area che comprende le province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona; il resto del territorio nazionale. Qui le info con un articolo aggiornato del Corriere della Sera e qui il decreto firmato dal presidente Conte.

Sostegno ai lavoratori della “zona rossa”

Il decreto del Governo prevede una serie di misure di sostegno alle imprese e ai lavoratori, qui il link dettagliato e che contiene provvedimenti per singole zone e per tutto il territorio nazionale. Il decreto contiene anche misure di supporto in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e dei lavoratori autonomi o professionisti compreso i titolari di attività di impresa, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della stessa, oltre che alla gestione separata, ai lavoratori autonomi, artigiani, commercianti, professionisti e collaboratori, che hanno sospeso l’attività a seguito dell’emergenza sanitaria. Il provvedimento prevede una indennità mensile di 500 euro per un massimo di tre mesi.

Autore: Daniele Vicario



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